venerdì 23 agosto 2013

LA PORTA SPALANCATA


Sono pochi quelli che si salvano, o molti?

Gesù non risponde sul numero dei salvati ma sulle modalità. Dice: la porta è stretta, ma non perché ami gli sforzi, le fatiche, i sacrifici. Stretta perché è la misura del bambino: “Se non sarete come bambini non entrerete!”. Se la porta è piccola, per passare devo farmi piccolo anch’io. I bambini passano senza fatica alcuna.?

L’insegnamento è chiaro: fatti piccolo, e la porta si farà grande; lascia giù tutti i tuoi bagagli, i portafogli gonfi, l’elenco dei meriti, la tua bravura, sgònfiati di presunzione, dal crederti buono e giusto, e dalla paura di Dio, del suo giudizio.?La porta è stretta ma aperta.

È un mondo più bello, più umano, dove ci sono costruttori di pace, uomini dal cuore puro, onesti sempre, e allora la vita di tutti è più bella, più piena, più gioiosa se vissuta secondo il vangelo.?È aperta e sufficiente per tanti, tantissimi, infatti la grande sala è piena, vengono da oriente e da occidente e sono folla e entrano, non sono migliori di noi o più umili, non hanno più meriti di noi, non è questo.

Più Dio equivale a più io.?La porta è stretta ma bella, infatti l’attraversano rumori di festa, una sala colma, un mondo dove gli uomini sono finalmente diventati fratelli, senza divisioni.??

La porta da aperta, poi, si fa’ chiusa e una voce dura dice: “Voi, non so di dove siete”. Sono come stranieri, eppure avevano seguito la legge, erano andati in chiesa... Tutti abbiamo sentito con dolore questa accusa:??vanno in chiesa e fuori sono peggio degli altri... Può accadere, se vado in chiesa ma non accolgo Dio dentro. Dio che entra e mi trasforma, mi cambia pensieri, emozioni, parole, gesti. Mi dà i suoi occhi, e un pezzo del suo cuore. E li cercherà in me nell’ultimo giorno. E, trovandoli, spalancherà la porta.

Nessun commento:

Posta un commento