lunedì 31 dicembre 2012

S. FAMIGLIA DI GESU'

Ecco tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret...”
E cresce l’angoscia di Maria e Giuseppe. Sentono, forse come tutti i genitori, che i figli appartengono a Dio, alla loro missione. Famiglia santa, quella di Nazaret, eppure entra in crisi. Neppure la migliore delle famiglie è esente dalla sofferenza, dall’incomprensione, dal limite. Ma ecco la differenza sostanziale: “sua madre conservava con cura tutte queste cose”, serbava attenta le parole di Dio e i fatti della vita, li teneva nel cuore.?
Gesù stava loro sottomesso. Si sottomette a coloro che non lo capiscono. Rivendica autonomia, eppure resta con loro. Sceglie il modo di crescere proprio degli uomini, vale a dire attraverso dialoghi, incomprensioni, ubbidienze reciproche. Gesù cresce e matura una famiglia santa.?
“Gesù cresceva in età, sapienza e grazia”. Si può crescere in grazia, anche sottomessi agli altri; si può crescere in sapienza, sottomessi a capire e al non essere capiti. Mio padre o mia madre, il coniuge, in tutti abita il mistero. Che si fa strada attraverso i dubbi, le incomprensioni, la fatica e le sofferenze. La grandezza vera di una persona dipende da chi lo abita. In loro abita la paternità di Dio e la sua Parola conservata nel cuore. ?
Alla Parola di questa domenica chiederò forza per un’autentica esistenza cristiana: le cose di Dio al centro della vita. E la capacità di custodire gelosamente ogni cosa nel cuore.

Ciao a tutti ... da ora la Collaborazione Pastorale Volpaghese ha aperto anche un blog ...