Il
testimone non è un semplice passa-parola ma è un passa-vita.
È
un voltato-verso, è un rivolto al Volto del Risorto.
L’uomo,
segnato dal male, incrocia “Dio in agguato” ad ogni svolta ed angolo della
giornata. E così, l’uomo sfigurato viene chiamato ad essere l’uomo
trasfigurato. Questa dinamica è una Pasqua - passaggio che deve incarnarsi
anche nei piccolissimi gesti del quotidiano come passaggio:
- dalla paura... al coraggio,
- dall’individualismo... alla comunità,
- dal pessimismo nero... all’ottimismo vero,
- dall’evasione... alla condivisione,
- dalla protesta sterile... all’impegno operoso,
- dall’omertà... all’onestà,
- dal puro commuoversi... al vero muoversi,
- dal servirsi degli altri... al servire gli altri,
- dal farsi strada sui poveri... al fare protagonisti i poveri,
- dall’io a Dio.
Ma
prima, si sente interrogare da Lui come Pietro dopo la risurrezione sulla riva
del lago: “Mi ami tu?” cioè: “Mi scegli tu ? Mi metti al centro della tua vita
e dei tuoi progetti?”
BUONA PASQUA
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